Struttura Sanitaria Odontoiatrica

Pulizia dei denti

SPAZZOLINO

Lo spazzolino è il principale strumento di igiene orale. Gli spazzolini migliori sono quelli più semplici, di consistenza media o morbida, con setole in nylon.

Vanno sostituiti quando le setole cominciano a piegarsi sui lati, in genere ogni 2-4 mesi.

Il movimento di spazzolamento non deve essere longitudinale, bensì verticale, muovendo lo spazzolino dalla gengiva verso il dente. Anche un movimento rotativo è molto efficace.

Lo spazzolino elettrico può essere un’alternativa a quello tradizionale se il paziente non ha sufficiente abilità manuale oppure nel bambino . Sicuramente è uno strumento più veloce ma è anche molto energico e, se usato con troppa pressione, può graffiare le gengive.


FILO INTERDENTALE

Il filo è lo strumento migliore per pulire gli spazi interdentali e, nel giovane, è anche l’unico strumento efficace nel prevenire le gravi carie interprossimali. Si può cominciare ad usare già dai 10-12 anni, almeno un volta al giorno.

Esistono diversi tipi di filo

-Filo tradizionale a sezione cilindrica : il più usato; nella variante cerata può scivolare più facilmente tra i denti.

-Filo piatto o nastro: è molto sottile ed è indicato per chi ha spazi interdentali molto stretti

-Filo spugnoso: molto efficace per chi ha capsule e ponti, pulisce in modo morbido ed efficace. Può essere difficile da usare in caso di spazi interdentali stretti

-Fili con estremità rigida passafilo: permettono di inserire il filo al di sotto di ponti fissi. Utili anche per chi ha apparecchi ortodontici fissi.

-Archetti interdentali: il filo è già teso tra le due estremità di un archetto. Ha l’unico vantaggio di venir usato con una mano sola

 

SCOVOLINI INTERDENTLI

Gli scovolini  sono i sostituti del filo interdentale quando gli spazi tra un dente e l’altro diventano molto ampi, a causa dell’abbassamento delle gengive.

Esistono in diversi diametri, in forme cilindriche o coniche. Ognuno dovrebbe scegliere la dimensione di uno o due  scovolini che passino nello spazio interdentale strofinando ma non graffiando la gengiva.

Sono dei validi sostituti dello stuzzicadenti, il quale non dovrebbe essere mai utilizzato.

 

DENTIFRICI

Il dentifricio agisce chimicamente inglobando le particelle di placca disgregata dallo spazzolino e inoltre rilascia degli ioni chimici che rimineralizzano lo smalto dentario e limitano la deposizione di tartaro.

Possono essere di diversi tipi

-Anticarie: contengono ioni fluoro e sono molto utili nei ragazzi

-Antitartaro: contengono micro particelle abrasive per asportare pellicole di tartaro già mineralizzate

-Desensibilizzanti: per chi ha forte sensibilità agli sbalzi termici

-Pediatrici: a bassa concentrazione di ioni minerali, meno abrasivi e di sapore meno aggressivo

-Sbiancanti: contengono microgranuli e ioni perossido. Non bisogna esagerare con questi prodotti perché potrebbero arrecare danni allo smalto dentario

CHIEDI AL TUO DENTISTA QUALE DENTIFRICIO USARE

 

COLLUTTORI

Il colluttorio è un complemento all’igiene orale meccanica, non è un sostituto di spazzolino e filo interdentale. Agisce disinfettando la  superficie di denti e gengive dopo che gli strumenti meccanici hanno eliminato i depositi di placca.

Il momento migliore per usare un colluttorio è prima di coricarsi, evitando di risciacquare la bocca dopo aver usato il colluttorio, in modo che il disinfettante continui la sua azione durante la notte.

I colluttori possono contenere CLOREXIDINA, che è il principio attivo più efficace e si usa in genere dopo interventi chirurgici, oppure olii essenziali, più utilizzati per uso quotidiano.

Sarebbe preferibile evitare i preparati contenenti alcool, in quanto irritanti per le mucose

 

IDIENE PROFESSIONALE PERIODICA

Tutti gli studi scientifici suggeriscono di effettuare periodicamente una seduta di igiene professionale  dal dentista, anche abbinandola al controllo  generale, al fine di asportare i depositi di placca prima che si induriscano a causa della mineralizzazione dei cristalli di fosfato di calcio. La rimozione precoce del tartaro inoltre evita che questo penetri più profondamente nel solco gengivale, causando la parodontite cronica

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